Spazi comuni: cambiarli reagendo al COVID

In questo momento di difficoltà dobbiamo reagire ognuno a modo proprio. La nostra sfida è quella di riprogettare gli spazi rivedendo regole ed uscendo fuori dagli schemi, provando a pensare ed agire con un approccio diverso. A causa del virus le nostre abitudini sono cambiate e con esse è giusto che cambi lo spazio attorno a noi e la sua organizzazione.

Spazi esterni covid
 

Cortili, terrazze e balconi

sono stati spesso esclusi dal progetto o trascurati in quanto locali “secondari” ma in questi mesi  sono diventati un lusso ed un piacere. Prima luoghi di privacy e riservatezza poi trasformati in una finestra sul mondo ed utilizzati per relazionarsi con gli altri mantenendo le distanze.

E’ importante quindi migliorare questi ambienti ridandogli un’ identità ben definita in base alle proprie esigenze. Che siano essi luoghi completamente green e sostenibili, palestre e a cielo aperto o palchi dove dare spettacolo ed esibirsi.

Gli ingressi e i pianerottoli

locali spesso poco progettati o considerati accessori dei condomini. Potrebbero avere nuova vita come ambienti filtro anti-batteri prima di accedere alle abitazioni. Così facendo si potrebbe eliminare il virus prima di entrare in casa laddove è difficile combatterlo.

Si pensi all’antica funzione degli androni nei palazzi storici, per mantenere le distanze dovute alle differenti classi sociali. Oggi questi ambienti potrebbero ospitare armadi, spazi sanificanti o piccoli spogliatoi.

Un esempio da tenere in considerazione è quello della cultura giapponese. Uno spazio di ingresso delle abitazioni dove togliersi le scarpe e sistemare i vestiti utilizzati per uscire.

Modifica spazi interni
Esempio ridistribuzione spazi, zona rossa a rischio contagio, zona verde non a rischio

E’ importante la continua ricerca sui materiali e delle soluzioni tecniche

visto che il virus persiste su alcuni fino a 72 ore e su altri solamente 4 ore. La scelta di determinati materiali piuttosto che altri potrebbe essere una scelta fondamentale.

La qualità dell’aria

deve essere migliorata attraverso uno studio sulla ventilazione naturale evitando così l’utilizzo di aria condizionata che favorisce la diffusione del virus in tutti gli ambienti. Agevolando anche il ricambio d’ aria in modo da eliminare gli spazi saturi o infetti.

Esempi ventilazione naturale

 

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