DOMANI è una casa…

MODULARE è SOSTENIBILE

Esposta al MACRO di Roma, “DOMANI” è una casa smplice…modulare.

Questa è il risultato del concorso ECOLUOGHI 2017-2018. I temi erano due, Case per un abitare sostenibile e Rigenerazione Urbana.

Lo scopo era quello di stimolare la riqualificazione architettonica e ambientale dei territori italiani, promuovere uno sviluppo sostenibile e riconnettere l’architettura con i paesaggi.

Domani è pensato a moduli di 1,80 x 5 ml ad altezza ridotta di 2,40 ml per incrementare la densità della città.Si presenta come un modello di casa ecologica monofamiliare di 45mq di sperficie utile. Il progetto doveva rispettare i parametri di sostenibilità̀ in classe energetica A ed esprimere specifici criteri di sensibilità paesaggistica relativi al contesto scelto dai progettisti.

Costruiti interamente in fabbrica, portati in cantiere con autocarri, sollevati in quota con gru e assemblati tra loro con collegamenti magnetici.

le Case per un abitare sostenibile sono esposte al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma

fino al 20 ottobre 2018 

(il MACRO, in via Nizza 138, è aperto, ad ingresso libero: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e domenica dalle ore 10 alle 20; sabato dalle 10 alle 22).

 

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QUALCHE DETTAGLIO TECNICO

I punti di contatto esterni sono sigillati per la tenuta all’aria con profili di neoprene, mentre all’interno ospitano i binari elettrificati Eubiq® per la gestione portatile della corrente elettrica.

Il modulo impianti contiene tutti gli impianti della casa: sanitari, idrici, di scarico, di ventilazione meccanica controllata, di riscaldamento a panelli radianti a infrarossi alimentati dall’impianto fotovoltaico integrato sul tetto. La modularità consente diverse variazioni di forma e di taglia (S, M, L, XL), che possono adattarsi a luoghi e rispondere a necessità differenti.

La struttura portante è realizzata con tecnologie in acciaio (steel frames), la nuova frontiera delle costruzioni leggere capace di elevata resistenza con limitato uso di materia e soli 75 mm di larghezza, appoggiato sulla struttura di consolidamento statico dell’edificio sottostante.

La coibentazione è realizzata internamente con isolanti sottili termoriflettenti Actis®, ed esternamente in pannelli di poliestere di spessore 120 mm ottenuti dalla riconversione dei rifiuti plastici, fino a ottenere un involucro con U= 0,107 W/mqK.

Esternamente la facciata ventilata è rivestita da lastre termo-curvate di Krion® di colore bianco: capaci di una elevatissima riflessione solare e resistenza agli UV, ad elevate proprietà antibatteriche, e capacità fotocatalitiche con possibilità di purificare, per ogni unità abitativa, l’aria che respirano circa 1000 persone in un anno.

Minerale ottenuto dall’ossido di alluminio, il Krion® è completamente riutilizzabile alla sua dismissione.

Internamente una doppia lastra di Aquapanel® dall’elevata capacità termica, accoppiata a una superficie in legno di larice per complessivi 50 mm, va a formare una massa termoregolatrice diffusa su tutta la superficie, efficace per l’accumulo interno.

Le vetrate a triplo vetro con integrato il sistema di VMC decentralizzato chiudono l’intero involucro.

Il comportamento climatico invernale è garantito dall’alta coibentazione dell’involucro (12 kW/mqa) ottimizzato dal comportamento termoregolatrice della massa interna diffusa: il sistema di riscaldamento a pannelli infrarossi integrato ne completa il funzionamento.

Il comportamento climatico estivo, invece, lavora sulla riflessione del calore dell’involucro bianco in Krion®, la schermatura con tende solari esterne delle ampie vetrate e sul comportamento di accumulo della massa interna, oltre alla ventilazione naturale notturna, e quando questa non è possibile, al funzionamento in free-cooling della VMC.

Gli strati di composizione di Domani avranno differente durata nel tempo. La struttura è quella più longeva, poi l’involucro esterno, poi il rivestimento interno, poi gli impianti, poi gli arredi: ognuno al temine del proprio ciclo di vita potrà essere riconvertito o riutilizzato in un’idea di ciclo economico circolare che minimizza la produzione di rifiuti.

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