Nelle immediate vicinanze del centro urbano di Fidenza si colloca questo complesso edilizio rurale dal sapore tradizionale. Il concept di progetto vede nella riqualificazione della struttura esistente e nell’affiancamento di due nuovi corpi edilizi la soluzione che valorizza maggiormente questo insediamento. Questa soluzione -“Corte dei Giacinti”- ricorda le antiche corti rurali, con annessa area verde per orti privati o piccolo parco, senza far mancare la presenza di comodi posti auto per i visitatori.
Il progetto ha visto il recupero di un casale nella collina parmense tramite il riutilizzo di materiali della tradizione locale. I volumi agricoli preesistenti sono stati totalmente recuperati e, all’interno della vecchia barchessa, è stato ricavato un ampio soppalco in legno; inoltre è stato possibile ristrutturare il vecchio fienile trasformandolo totalmente in una confortevole zona ospiti.
La nuova villetta monofamiliare edificata, ha pianta semplice e regolare, connotata dai colori e materiali della tradizione delle campagne parmensi. La struttura è realizzata in muratura armata su platea di fondazione con tetto in legno a vista. Per garantire la velocità di esecuzione si è pensato da subito alla progettazione degli interni fino al dettaglio delle finiture, redigendo il Mood Board sia per gli ambienti bagno che per l’ambiente cuore dell’abitazione, il soggiorno soppalcato.
L’intervento è la realizzazione di palazzina uffici che viene prevista nell’area più prossima allo stabilimento che, per una scelta funzionale ed organizzativa, vede gli uffici al centro del complesso produttivo.
Lo studio Zuccheri ha deciso di collaborare al progetto Rescue Dogs offrendo la propria disponibilità ad elaborare un progetto di riqualificazione della stazione ferroviaria in disuso di Vigna di Noceto. Insieme all’associazione ed al Comune di noceto si è lavorato per predisporre gli accordi propedeutici all’ottenimento del comodato d’uso gratuito da RFI.
Nel piano di progettazione urbanistica è stata prestata grande attenzione ai materiali di facciata, dove si è scelta la soluzione del cotto (ditta Sannini) sotto diverse forme: dalla tavella di rivestimento, al listello per schermare le scale antincendio oppure segnare le facciate con un suggestivo gioco di chiari e scuri.
L’edificio è costituito da due corpi collegati dal blocco scala, racchiuso da una cerniera circolare rivestita in “placche” metalliche.